Mostra Radio D’epoca J.Geloso – Latina Museo Piana delle Orme

L’associazione “Quelli della Radio” in collaborazione con il Museo di “Piana delle Orme” e con altre realtà del settore ha organizzato una mostra storica,  sulla Società Geloso e sul suo fondatoreGiovanni Geloso.
Nato in Argentina, trasferitosi in Italia ma successivamente negli Stati Uniti, Geloso diede poi vita ad una gloriosa azienda produttrice di radio, apparecchi per radioamatori, registratori e tanto altro. La mostra è servita proprio a scoprire la mastodontica produzione della ditta italiana, costretta a chiudere alla fine degli anni ’70. Nella due giorni, inoltre, è stato disponibile un annullo postale speciale dedicato al marchio, oltre a un mercatino di prodotti Geloso e gadget personalizzabili.

Mio nonno.

Mio nonno è mancato nel ’69, io quindi non l’ho potuto conoscere.
Nonostante ciò mia madre mi ha parlato spesso di lui, non tanto del genio, dell’imprenditore, dell’ingegnere, quanto dell’uomo o meglio del padre.
Mi raccontava infatti di particolari personali, atteggiamenti, comportamenti della vita quotidiana, dell’intimità domestica a lei cari. Particolari che solo una figlia poteva ricordare e conservare.
Certo mi parlava anche in minima parte della storia della vita di mio nonno, di come fin da ragazzo si fosse distinto per iniziativa, operosità ed altruismo.
Mi hanno sempre incuriosito e mai annoiato i racconti del periodo della guerra, che naturalmente mia madre poteva ricordare più vividamente.
Mi disse di come dovettero sfollare a Lodi dove mio nonno fece costruire un bungalow, ovvero  una piccola villetta a due piani, in campagna e di come mia nonna l’avesse resa autosufficiente in tutto.
O di quando venne abbattuto un aereo inglese e quello che si poté recuperare del pilota furono solo le piastrine che mio nonno fece poi giungere ai parenti del ragazzo.
O di come mia nonna, grazie alla sua ben nota faccia tosta,si reco’ nella casa di  Alassio già requisita e resa convalescenziario dal reich e rivolgendosi in inglese ai militari, pretese di portare via degli effetti.
Mi disse poi anche che mio nonno aveva una Topolino con cui si recava al lavoro tutte le mattine,da corso di Porta Romana a viale Brenta, e che dopo che i tedeschi gliela requisirono dovette andare a piedi.
Sarei stata molto desiderosa di conoscere anche dei ricordi della vita dei miei nonni a New York. Erano cosi’ giovani e l’America era allora l’embrione dell’epoca moderna. Purtroppo pero’ mia nonna mi racconto’ molto poco, nonostante io le avessi proposto di scrivere il romanzo della sua vita! Restano le foto dell’epoca con tutto il loro nostalgico fascino.
Parlando di ricordi per me più tangibili, la casa di Alassio è la testimonianza di molti desideri di mio nonno. Il suo affetto per la Liguria, per il mare e per la cittadina di Alassio stessa. La villa fu infatti acquistata da mio nonno nel ’38 ed è qui che egli trascorreva le vacanze con la sua famiglia. Le sue mura e il giardino sono ancora intrise di ricordi della sua presenza e di quelle di molte altre persone a lui vicine. Ne sono testimonianza malinconica le foto dell’epoca della casa, di chi vi abito’ o vi fu solo ospite, di famiglia, di Alassio.
Quindi io non posso parlarvi dell’uomo reale, del suo carattere, dei suoi atteggiamenti ma solo del suo ricordo.

Sara  Geloso

28.1.2014